Il termine “persona” , sebbene di origine controversa, si rifà al teatro greco – latino, e sta ad indicare la maschera attraverso la quale gli attori interpretavano i vari personaggi e attraverso la quale passavano i suoni “per-sonare” appunto.

Il primo autore a trasferire il termine “persona”, dall’utilizzo comune di “maschera” teatrale e “faccia”, nell’ambito filosofico fu lo stoico greco Panezio (185-109 a.C.) L’etica stoica antica sosteneva l’eguaglianza di tutti gli esseri umani i quali condividevano gli stessi doveri morali. Panezio era di origine e di sentimenti un aristocratico, convinto assertore delle differenze umane determinate dalle circostanza ambientali, egli sostenne che l’uomo non portava sulla “scena” della vita la sola maschera generica dell’essere umano, ma anche quella che caratterizzava la propria individualità fin dalla nascita alla quale, successivamente, se ne aggiungevano altre due: una terza, determinata dalle vicissitudini della vita, e una quarta caratterizzata dalla sua attività lavorativa.

In questo progetto vorrei cercare di rappresentare queste facce, questa varietà di elementi che caratterizzano l’umanità.

 

 

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